Con grande affluenza di
pubblico, lo scorso 6 giugno 2018 si è tenuto presso l’Auditorium della Regione Toscana un Convegno sul tema: Fatima, la
crisi della Chiesa e Papa Francesco.
L’evento, patrocinato dal gruppo Consigliare
della Lega, e promosso dalla Fondazione Lepanto e da Controrivoluzione, ha
visto protagonisti tre illustri pensatori “non allineati” del calibro del dott.
Ettore Gotti Tedeschi - Banchiere, ex Presidente dello IOR, economista; del
prof. Massimo de Leonardis - Ordinario di Storia delle Relazioni
internazionali all'Università Cattolica di Milano, e del prof. Roberto de
Mattei - Storico, Docente Universitario, Presidente della Fondazione
Lepanto, introdotti da Jacopo Alberti, consigliere regionale della Lega
e da Pucci Cipriani, direttore di Controrivoluzione ed anima del
tradizionalismo toscano, nella rispettiva veste di “padrone di casa” e di
organizzatore del convegno.
Un tale parterre di ospiti, nonostante la notizia
non fosse stata rilanciata dai mass media locali (con qualche complice silenzio
tra chi, peraltro, avrebbe dovuto pubblicizzare l’evento), non poteva non
passare inosservato, e l’auditorium, al momento di iniziare il convegno, si
presentava già pieno: tanti ì giovani, alcuni eroici prelati (che Dio li
conservi!), numerose le persone accorse anche da fuori Firenze.
Il convegno, dopo i saluti di Jacopo Alberti e
Pucci Cipriani, si è aperto con le parole del sen. Manuel Vescovi, della Lega,
che ha ricordato l’impegno politico del proprio partito ad operare sui temi
etici e valoriali, in netta discontinuità con quella politica (ma forse non
solo quella…) che di valori e di etica non vuol sentir parlare (alzi la mano
chi ha sentito parlare di valori non negoziabili negli ultimi anni…).
Dopo il sen. Vescovi, ha preso la parola il
dott. Ettore Gotti Tedeschi, che prima del convegno aveva rilasciato una
bellissima intervista a Pucci Cipriani. Il dott. Gotti
Tedeschi, ha subito richiamato l’opera e il pensiero di Plinio Correa de
Oliveira, il pensatore brasiliano della controrivoluzione dallo stesso Gotti
Tedeschi definito come uno dei pensatori più influenti del ventesimo secolo
insieme e Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. L’economista, sulla scorta
dell’insegnamento dell’autore di Rivoluzione e Contro-Rivoluzione ha voluto
ribaltare quel sintagma logico per cui si debba partire dalle conseguenze per
capire la portata di un fenomeno. Viceversa, ha chiarito con semplicità di
parola ma con profondità di pensiero, il processo logico deve partire dalle
cause, che sono sempre cause etiche e morali, attraverso la cui analisi è
possibile spiegare i fenomeni economici, politici e culturali, che altrimenti
non potrebbero essere capiti.
L’intervento successivo è stato del prof. Massimo
de Leonardis, che con il suo solito stile inconfondibile ha voluto sottolineare
l’epoca paradossale in cui ci troviamo a vivere; un’epoca in cui la difesa del
cattolicesimo è demandata a laici quando un tempo era svolta – usque ad
effusionem sanguinis – dal clero. Un’epoca in cui la difesa dei valori
fondamentali è svolta da quei paesi un tempo appartenenti al blocco comunista.
Un’epoca in cui i c.d. paesi cattolici, come quelli sudamericani, sono
diventati la culla delle nuove chiese protestanti. Un’epoca di paradossi e di
contrasti, di perdita del vero, del buono e del bello (intesi come unica triade
del medesimo concetto).
Ha chiuso la serie di interventi il prof.
Roberto de Mattei, che nell’occasione ha presentato la sua ultima opera: è Plinio Correa de Oliveira: Apostolo di
Fatima - Profeta del Regno di Maria (Ed. Fiducia) con la prefazione di
S.E. Mons. Athanasius Schneider. Il prof. de Mattei, è considerato tra i suoi
maggiori interpreti e conoscitori a livello nazionale ed europeo pensatore
brasiliano, di cui fu discepolo. Il prof de Mattei già aveva trattato della
vita e delle opere del dott. Plinio ne Il crociato del secolo XX: Plinio
Corrêa de Oliveira (Piemme, Casale Monferrato, 1996), con Prefazione del
Cardinale Alfons Maria Stickler. Con quest’ultima opera analizza invece il
pensiero di Correa de Oliveira, mostrandone la sorprendente capacità
“profetica” e l’acume nell’analisi dei fatti e delle loro cause. E’ proprio
nella capacità di risalire alle più profonde radici della dissoluzione attuale
(individuate nell’abbandono dell’insegnamento di Cristo e della Tradizione
della Chiesa), che risiede il grande insegnamento del pensatore
controrivoluzionario, il quale, senza averla vissuta, già preconizzava l’attuale rivoluzione nichilista (secondo de
Mattei, ma non solo, la quinta rivoluzione dopo quella luterana del 1517; quella
francese del 1789; quella bolscevica del 1917; e quella dei costumi del 1968).
Nel suo intervento il prof. de Mattei ha richiamato il valore salvifico della
virtù del sacrificio, a livello privato (es. familiare) sino a quello pubblico
(es. il martirio), aggiungendo con grande pathos e sofferenza, che oggi ognuno
di noi è chiamato a dare testimonianza pubblica della Fede, predisponendo il
proprio animus al sacrificio, in
particolar modo a fronte ad un arretramento evidente della Chiesa visibile,
sempre più allineata con i poteri forti e il pensiero unico dominante.
Ai relatori va dunque l’enorme merito di aver delineato con chiarezza i
tratti salienti, e le cause primigenie, dell’epoca di crisi che viviamo. A noi
spetta far tesoro delle loro parole, trarne
conforto spirituale, e maggiore forza spirituale, sicuri che comunque, alla
fine dei tempi, il Cuore Immacolato di Maria trionferà.
Sulla scorta di tale
predisposizione d’animo, ci prepariamo, dopo l’estate, ad organizzare una serie
di incontri e iniziative culturali, sempre in nome di quei principi non
negoziabili, che oggi come non mai siamo chiamati, con l’aiuto e il sostegno
del Signore, a difendere!
Ascanio Ruschi
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