lunedì 4 marzo 2019

Saluto di Daniel Vata alla presentazione del libro di Pelosini "Maestro Domenico"

Sabato 2 marzo 2019 a Borgo San Lorenzo (Fi), alle ore 17:00, presso la Sala Comunale "Pio La Torre", di fronte a un folto e interessato pubblico, è stato presentato il libro di Narciso Feliciano Pelosini: "Maestro Domenico" (Edizioni Solfanelli).
Dopo il saluto del Consigliere Regionale della Lega Jacopo Alberti, Portavoce dell'Opposizione presso la Regione Toscana e promotore dell'Incontro, del Consigliere Comunale della Lega Matteo Gozzi e dello studente Daniel Vata hanno svolto le relazioni Alessandro Scipioni su "Gli Stati preunitari alla vigilia dell'Unità d'Italia", Ascanio Ruschi su "Narciso Feliciano Pelosini e il "suo" Maestro Domenico" e Pucci Cipriani: "L'altra letteratura".
Riportiamo di seguito il testo del saluto dello studente Daniel Vata.


Cari amici,
sono grato agli organizzatori della serata per avermi invitato a portare la mia testimonianza.
Sono uno studente del Liceo di Borgo San Lorenzo e sono legato a questo paese, a questa regione, la Toscana, a questa terra, l'Italia. Infatti non è stato per me difficile l'integrazione grazie a elementi che uniscono indissolubilmente l'Albania con l'Italia, primo fra tutti la fede cattolica nella quale sono stato educato in famiglia e che mi è stata trasmessa dai miei avi e che ho ritrovato, qui in Italia, grazie ad alcuni sacerdoti che, per fortuna, non hanno ancora rinnegato la Fede per cui, con loro e con voi, posso dire "Fidem servavi" ho conservato la fede  che — mi sembra — non voglia più trasmettere questa attuale gerarchia ecclesiastica che tende a trasformare la Santa Chiesa di Dio, ovvero la Sposa Immacolata del Cristo, in una sorta di "frateria" filantropica e immigrazionista...
Mi  lega a voi una stessa visione della società fondata sulla famiglia e non sull'"harem", come auspicata dalla società musulmana che l'Italia sconfisse con la flotta della Lega Santa a Lepanto. Noi cristiani di origine albanese, nella nostra nazione, invece — nonostante l'epopea della guerra contro l'Islam rappresentata dal nostro eroe nazionale Scanderberg — abbiamo subito con l'occupazione turca che preparò con la barbarie la presa del potere da parte dei comunisti.
Soltanto da pochi anni la nostra società si è scossa di dosso il gioco comunista come testimonia un grande confessore della Fede: il Cardinale albanese Ernest Simoni che ho avuto l'onore di conoscere proprio qui nel Mugello e che ha trascorso trent'anni nei Gulag albanesi del Comunismo.
Ecco dunque perché mi sento, dando la mia testimonianza, di raccomandare a ciascuno di noi di tenere gelosamente le proprie tradizioni, la propria libertà, le proprie radici, proprio qui nella nostra Italia dove deve essere scongiurata un'invasione dell'Islam che proclamerebbe la legge della Shari'a  e metterebbe fine alla nostra civiltà occidentale, per cui le chiese sarebbero sostituite dalle moschee e dai minareti mentre il suono delle campane sarebbe sostituito dalla voce petulante di un muezzin... La famiglia tradizionale — perché non esiste altra famiglia che quella uomo donna — sarebbe sostituita dall'harem e dalla poligamia.
Mi fa particolarmente piacere essere qui oggi a rendere omaggio a un autore che, con il suo libro "Maestro Domenico", rende giustizia al glorioso Granducato di Toscana e ai suoi Granduchi che, con onestà, competenza, lungimiranza, assicurarono alla nostra Toscana centocinquanta anni di pace nel progresso materiale e morale.
Sono grato agli organizzatori e al promotore, il Consigliere Regionale della Lega e portavoce dell'Opposizione, Jacopo Alberti, che già ho conosciuto in altre occasioni a Firenze, durante manifestazioni organizzate insieme alla Comunione Tradizionale alla quale mi onoro di appartenere. Ringrazio anche il consigliere comunale Matteo Gozzi che rappresenta a Borgo San Lorenzo la difesa dei valori identitari della nostra società. 
Infine ringrazio Ascanio Ruschi e Pucci Cipriani — con loro mi sento in famiglia! — pronto ad affrontare le prossime battaglie in difesa della libertà, e in difesa della nostra identità, come abbiamo fatto e facciamo sempre.
Ringrazio il Signore per avermi dato la possibilità di poter combattere la "buona battaglia" in nome di un trinomio intramontabile: DIO - PATRIA - FAMIGLIA.

Daniel Vata

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