giovedì 22 giugno 2017

Presentazione a Firenze: "Dal natìo borgo selvaggio" di Pucci Cipriani

Giovedì 29 giugno 2017, alle ore 17:00


presso la Sala delle Feste della Regione Toscana

in Palazzo Bastogi - Via Cavour, 18 - FIRENZE


per iniziativa di Giovanni Donzelli, Capogruppo in Regione di FdI


presentazione del libro di Pucci Cipriani


DAL NATIO BORGO SELVAGGIO
quando ancora c'era la Fede e si pregava in latino


Edizioni Solfanelli


Saluti di Giovanni Donzelli (Capogruppo in Regione di FdI)
e del Consigliere Comunale di Borgo San Lorenzo Luca Ferruzzi

Interverranno:
Lorenzo Gasperini (pubblicista), Giovanni Tortelli (Docente Universitario)
e Gabriele Bagni (Redattore di "Controrivoluzione")

Presiederà e modererà l'incontro l'avv. Ascanio Ruschi



Lettera a Pucci Cipriani


Gentilissimo amico,
Ho appena terminato di leggere, quasi tutto d'un fiato posso dire, il suo ultimo libro "Dal natìo Borgo selvaggio" che ho acquistato giorni addietro a mezzo Internet. Come immaginavo si è trattato di una lettura non solo piacevolissima, ma che mi ha coinvolto emotivamente: più volte infatti mi sono commosso fino alle lacrime... I suoi ricordi personali hanno fatto affiorare alla mia memoria i miei ricordi, in un crescendo di nostalgia per persone e cose e di rimpianto per un tempo in cui la Fede era un faro che orientava la navigazione nel procelloso mare della vita.
Ci separa non lungo tratto di anni (io sono del 1953), talché tante situazioni descritte nel libro le ho vissute anch'io. Anch'io ho ricevuto dai miei familiari, ma anche da tutto un mondo che era ancora cristiano, il nutrimento della Fede, il solo che non porta alla morte ma alla vera Vita.
Ricordo quando, in colonia estiva, mi alzavo prima degli altri bambini – allora ci svegliavamo col dolce canto "Andrò a vederla un dì" che ci invitavano a ringraziare i nostri morti se l'estate montanina ci regalava una bella giornata di sole – ed entravo nella cappellina a rispondere alla Messa. C'era solo il sacerdote rivolto verso Dio, e io leggevo in un messalino le risposte in latino. Ancora ricordo quella Messa apparentemente solitaria, con un bambino, un prete e... l'intero Paradiso con noi! E le preghiere che mi insegnavano la mamma, le nonne, la zia; le formule antiche e quelle "inventate" per la nostra famiglia, anch'esse parte di un lessico familiare non più dimenticato...
Non la tedio oltre ma avvertivo forte bisogno di ringraziarLa. Purtroppo ho avuto il privilegio e l'onore, non disgiunti dal piacere, di conoscerLa solo nel 2016 a Civitella del Tronto. Ma è come se l'avessi conosciuta da sempre, perché siamo cresciuti insieme alla scuola di Santa Romana Chiesa, alla scuola di valori eterni e immutabili, ci siamo nutriti dello stesso latte spirituale. Grazie, professore, ad multos annos et ad majora!
Suo affezionatissimo
Michele Beghin 



Nella festività del Corpus Domini sfila la processione, con il Baldacchino sotto il quale viene portato il SS. Sacramento, a Borgo San Lorenzo davanti alle Logge dei Marroni (1922). Foto Celestino Maestrini



Borgo San Lorenzo 2001 – Il Granduca di Toscana SAIeR Sigismondo di Asburgo Lorena a Borgo San Lorenzo in occasione della Quinta Edizione del Premio Letterario “Tito Casini”. Da sinistra: il Granduca Sigismondo, l’Assessore alla P.I. del Comune di Borgo San Lorenzo Patrizia Gherardi, Pucci Cipriani, Luciano Garibaldi, Massimo de Leonardis, Don Simoulin, Superiore italiano della Fraternità San Pio X, mentre si recano al Teatro Giotto per la premiazione.



Borgo San Lorenzo 2001: da destra il Granduca Sigismondo, il prof. Massimo
de Leonardis, Ordinario dell’Università Cattolica, Il Conte Neri Capponi, il
padre oratoriano Ronald Cappellano di Casa Lorena che, in una centrale
chiesa di Londra, celebra ogni giorno la S.Messa in rito romano antico.



Oratorio salesiano 1954. Una foto di gruppo di oratoriani con in mano una
cassettina, consegnata il sabato da don Torracchi, per “accattare” per le
missioni, e che i bambini dovevano riportare, “possibilmente piena”, il lunedì
successivo. Tenendo presente che si indica con (n.i) non identificato, le
persone che non si riconoscono, ecco i nominativi a cominciare dalla prima fila
in alto da sinistra: son Fortunato Raddi SODB, Francesco Margheri, Aldo
Toccafondi, Walter Tagliaferri (il non dimenticato interprete di una deliziosa
scenetta del teatro maschile oratoriano in cui i tre interpreti – lo stesso
Walter, Nocera e Aldo Toccafondi –, vestiti da donna, con una pezzola in testa
e una candela in mano, cantavano: “A voi faccio riverenza, gentilissima
comare...”), (n.i), Egidio Tagliaferri, Vieri Chini, Giovanni Parigi. Nella
seconda fila da sinistra Biagi, (n.i), (n.i), Paolo Mattioli, Antonio Mazzi,
Andrea Costi (con il cappello), (n.i), Cantini (detto “Il Corvo”), don Tarcisio
Torracchi SODB, Direttore dell’Oratorio salesiano e il bambino piccolo, tra il
Mazzi e don Torracchi, è Antonio Orlandi. In basso nella terza fila da sinistra:
Franco Paladini, Marco Squarcini, Ubaldi, Franco Stocchi, (n.i), Sandro
Modi, Rapezzi e il Cooperatore salesiano sig. Giuseppe De Marchi.

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