Venerdì sera, alle ore 19, don Mauro Tranquillo, della Fraternità San Pio X presente a Civitella, insieme all'altro confratello don Angelo Citati, ha celebrato la S. Messa "ad memoriam" di Pietro Golia e di Fabio e Claudio Bernabei, scomparsi in quest'ultimo anno. Sia Pietro Golia che Fabio e Claudio Bernabei, tante volte erano saliti alla Rocca della "Fedelissima" condividendo con noi la buona battaglia.
Alle 21 di venerdì 10, si è svolta la caratteristica e suggestiva "Via Crucis" per le vie di Civitella e, un centinaio di persone, con in mano i flambeau, hanno seguito la Via della Croce, guidata da don Mauro Tranquillo, don Angelo Citati e il sottoscritto, in cui sono state cantati i bei versi del Metastasio, mentre il commento delle stazioni era quello classico e mistico a un tempo di Sant'Alfonso M. de' Liguori. Una cerimonia commuovente e che "prende il cuore" come hanno affermato i tanti giovani che quest'anno, per la prima volta, erano a Civitella del Tronto.
La mattina, dopo le SS. Messe celebrate alle ore 7,30 da don Angelo Citati (secondo le intenzioni di alcun i convegnisti) e da Don Mauro Tranquillo (ad memoriam delle vittime del terremoto) alle ore 8,30 (molte le confessioni e le Comunioni). Alle ore 10 si sono aperti, nel salone dell'Hotel "Fortezza", gremito di persone, i lavori del XXX Convegno della "Fedelissima" Civitella del Tronto dal titolo : "1917 - 2017" Nel centenario delle Apparizioni di Fatima le tappe della Rivoluzione : 1517 (Lutero) - 1717 (Massoneria) - 1917 (Comunismo) - 2017 (Rivoluzione genetica), Convegno organizzato dalla Comunione Tradizionale e da "Controrivoluzione" (www.controrivoluzione.it) e che ha visto confluire nella città abruzzese decine e decine di persone provenienti da ogni parte d'Italia, dal Veneto e dal Trentino, dalla Calabria e dalla Sicilia. Pucci Cipriani, Direttore di "Controrivoluzione", ha salutato i convegnisti ricordando gli amici scomparsi in questo ultimo anno a cominciare dal sessantasettenne Pietro Golia, l'Editore e giornalista napoletano :
"instancabile organizzatore di convegni ed eventi culturali a Napoli dove, nel 1970 aveva formato il circolo "Controcorrente" e, nel 1994, l'omonima Casa Editrice che aveva donato alla Tradizione numerosissimi testi "revisionisti" della Storia delle Due Sicilie e anche opere di grandi autori come i due volumi monumentali "Due Secoli insieme" di Alexander Solgenitzin, oltre alla "Napoli Spagnola" di Francisco Elias de Tejada."
"Poi, Fabio Bernabei, deceduto,a cinquantadue anni, per un "ritorno" di un tumore diagnoticatogli a sedici anni : "Socio fondatore del Centro Culturale Lepanto e di Famiglia Domani ; di Fabio si ricorda il suo grande impegno nella "guerra alla droga" come Direttore della testata online "Osservatorio Droga" e le sue importanti pubblicazioni contro questo flagello: "Kannabis medica ?" (libro presentato a Firenze dalla Comunione Tradizionale, anni orsono, durante un Convegno nell'Auditorium della Regione Toscana a Firenze); "Chiesa e omosessualità" (Fede e Cultura 2009); "Cristianofobia. Quale libertà per l'apostolato cattolico di oggi?" (Solfanelli).
Fabio ricevette alcuni premi giornalistici per i suoi scritti contro la droga tra cui, a Dublino, il prestigioso "Veronica Guerin". Ma la più bella medaglia sul suo petto furono i furenti attacchi dei radicali e, in particolare, quelli della "mammana" radicale Emma Bonino. A pochi mesi di distanza dalla morte di Fabio Bernabei, per un infarto, è deceduto anche il fratello Claudio,di qualche anno maggiore, anche lui combattente della "buona battaglia", collaboratore del Centro Culturale "Lepanto" e di "Famiglia Domani", giornalista e scrittore di vaglia che, tra l'altro, collaborò, insieme al fratello Fabio, a "Controrivoluzione".
Sia Pietro Golia che i fratelli Fabio e Claudio Bernabei furono con noi a Civitella anche come oratori e, mentre li additiamo, come esempio, ai nostri giovani, raccomandiamo l'anima di questi tre cari amici scomparsi al Signore - ha concluso Cipriani - che certamente avrà tenuto conto della loro milizia cattolica in difesa della Dottrina e della Fede"
Quindi don Mauro Tranquillo, si è detto orgoglioso di partecipare a questi convegni della Tradizione e, dopo aver portato il saluto ai convegnisti di don Marco Nelly, Superiore "pro tempore" in Italia, che già in passato aveva partecipato agli Incontri della "Fedelissima", ha ricordato come in tutti questi anni, non sia mancata agli amici l'assistenza spirituale dei sacerdoti della Fraternità tra cui, per vent'anni, quello del caro don Giorgio Maffei che volle finire i propri giorni nella Casa di Rimini della Fraternità San Pio X.
E infatti, come, poi, ricorderà Pucci Cipriani, la S. Messa cattolica in rito romano antico, la Messa di sempre e di tutti, è stata sempre celebrata a Civitella del Tronto.
Quindi è stata letta, dall'avvocato Ascanio Ruschi, la prolusione al Convegno del professor Massimo de Leonardis, una delle figure storiche di Civitella, quest'anno impossibilitata a partecipare, ma che ha voluto essere lo stesso, in spirito, vicino a noi. Ecco la prolusione
Con molto rammarico non posso essere tra voi quest'anno.
La mia assenza è dovuta a ragioni strettamente personali.
Altri, unitosi a noi in anni recenti, hanno invece deciso di non condividere più la nostra linea. Magari dopo aver avuto ampio spazio per le loro attività, nemmeno più segnalano il nostro convegno nei loro siti.
Purtroppo il mondo tradizionalista talvolta soffre di settarismo e di presunzione.
Pullulano i teologi improvvisati che tranciano giudizi sprezzanti per chi magari non li condivide, non avendo la pretesa di assurgere alle loro vette di pensiero. Talvolta ci si scaglia più di frequente con quelli più vicini.
Tipico ad esempio l'atteggiamento di chi ogni volta che un prelato autorevole, come il Cardinale Burke o il Vescovo Schneider, prende posizioni tradizionaliste si affretta a fargli le pulci ricordando presunte sue mancanze del passato.
Talvolta si ha la sensazione che si preferisca essere pochi, puri e duri e ad esempio si vede come fumo negli occhi un riconoscimento formale da parte della Santa Sede della Fraternità San Pio X, del quale non mi nascondo i rischi ma preferisco vedere i vantaggi.
Qualcuno è passato da posizioni sedevacantiste al silenzio
Abbiamo talvolta dato fiducia a chi non la meritava interamente. Scrittori di best seller che ora tacciono di fronte alla crisi della Chiesa e intervengono solo ogni tanto su temi innocui che non suscitano alcuno scandalo, magari spaventati dalle reazioni suscitate da qualche loro timida critica.
Desta pena l'atteggiamento di chi ora dice che il papa non si critica mai, lo si serve soltanto.Il Sommo Pontefice lo si rispetta sempre per il suo alto Ufficio, ma può e deve essere oggetto di "correzione fraterna"-
Ho fatto notazioni polemiche, ma senza fare nomi, proprio per non cadere anch'io nell'errore del settarismo e dell'attacco ad hominem.
Civitella ed il periodico "Controrivoluzione" hanno dato spazio a tutti, anche a chi non ha dimostrato di meritarlo, ma hanno sempre mantenuto una linea con alcuni capisaldi fermi: la difesa della Santa Messa e della liturgia tradizionali, la venerazione per il grande Vescovo Marcel Lefebvre e il sostegno alle opere da lui create, la rivendicazione del modello di società tradizionale basta sul Trono e sull'Altare .
Che la Provvidenza ci conceda di proseguire ad multos annos.
prof. Massimo de Leonardis
Ordinario di Storia delle Relazioni Internazionali e Direttore dell'istituto di Studi Giuridici dell'Università Cattolica di Milano
Quindi il saluto, particolarmente gradito, dell'Onorevole Fabrizio Di Stefano che ha ricordato il suo approccio alla Tradizione e ai Convegni di Civitella che partì dal 1989 quando, allora Presidente del Fuan, all'Università di Camerino, invitò Pucci Cipriani a commemorare le Insorgenze antigiacobine. "Da allora - ha detto l'onorevole Di Stefano - non sono mancato una volta a questi Convegni che hanno alimentato la mia Fede e vi ringrazio di esser venuti anche quest'anno a Civitella nonostante le calamità naturali che hanno colpito questa mia amata terra."
Quindi Fabrizio Di Stefano, che ha partecipato a tutte le manifestazioni dei tre giorni, ha voluto far dono ai convegnisti di un suo bel libro, fatto insieme a Piero Carducci :"Il Mezzogiorno e lo sviluppo negato: dal 1861 al 2011" (Ed. Nous) nel quale : "L'analisi che abbiamo voluto (fare) vuole rendere omaggio ad una memoria storica rimossa e ai così detti "briganti", rappresentati in maniera del tutto travisata e faziosa nell'immaginario collettivo"
Con il canto del "Salve Regina" intonato da don Mauro Tranquillo si sono aperti i lavori e Guido Vignelli, già assistente del professor Augusto Del Noce, ha fatto un mirabile affresco sulle prospettive del trionfo del Cuore Immacolato di Maria, a un secolo dalle Apparizioni Fatimite, argomento ripreso nella bella relazione dell'amico Massimo Viglione, Docente Universitario, e storico delle Insorgenze italiane, che ha parlato su : "Il ruolo del 17 nel meccanismo rivoluzionario e il 2017 tra sovversione generale e speranza", sempre a proposito della Rivoluzione particolarmente toccante la relazione della Professoressa Patrizia Fermani, emerita dell'Università di Padova, che ha parlato di uno dei più barbari crimini della Rivoluzione francese (che in Italia ha la sua trista espressione nel così detto Risorgimento) come la "Profanazione delle Tombe reali a Saint Denis e il suicidio della Civiltà" ricordando quando la canaglia rivoluzionaria profanò quelle tombe dei Re di Francia, sciogliendo quei resti, quelle ossa, nella calce viva; Poi l'editore Marco Solfanelli ha presentato le novità della sua Casa Editrice (era stato allestito un grande banco librario nel gremitissimo salone delle conferenze) e ha presentato l'ultimo numero (il n.126) della rivista quadrimestrale "Controrivoluzione" (www.controrivoluzione.it) che ormai ha pubblicato già i suoi tre numeri annui e il cui abbonamento annuo (tre numeri al prezzo di Euro 15 - un numero Euro 6) può partire da qualsiasi numero.
L'Avvocato Ascanio Ruschi ha quindi letto la relazione dell'amico Massimo de Leonardis sulla "Brexit" e che verrà pubblicata sul n. 127 di "Controrivoluzione".
Nel pomeriggio alle 15,30 sono ripresi i lavori con una interessante comunicazione sul gender di Rodolfo de Mattei - autore anche due importantissimi libri emtrambi pubblicati dalla Casa Editrice Solfanelli: "Gender diktat - Origini e conseguenze di un'ideologia totalitaria" e "Dalla sodomia all'omosessualità" - che ha presentato il sito www.osservatoriogender.it un progetto web contro il gender, mentre Andrea Asciuti, ricordando la sua "via della vera conversione" che lo ha portato ad abbracciare la Tradizione anche grazie ai Convegni della "fedelissima" Civitella del Tronto, ha presentato, partendo dalla su di insegnante, la settima edizione della Marcia per la Vita www.marciaperlavita.it, ribadendo l'importanza di questa grande manifestazione antiabortista, in difesa della famiglia naturale, che si terrà a Roma il pomeriggio del 20 maggio p.v., dopo anni di inerzia e di boicotaggi da parte di pseudo difensori della vita. Asciuti ha ricordato che non servono i così detti "leoni della tastiera" o i critici di professione che non riescono a mettere in fila cinque persone, ma gente che si dia da fare e che si impegni nella difesa della vita.
Poi due stupende relazioni in riguardanti il cinquecento anni di Lutero con la relazione del M.R. Don Angelo Citati della FSSPX che ha fatto un excursus perfetto sulla dottrina eretica dii Lutero con il "Sola Scriptura luterano alla prova della ragione" e quella del prof Roberto de Mattei con "Lutero nel suo tempo e nel nostro"
Il giovane Lorenzo gasperini, una delle più brillanti e promettenti figure del tradizionalismo, redattore di "Controrivoluzione", ha parlato de "Il Risorgimento come la Rivoluzione italiana" e ha dimostrato come, filosoficamente, esista un neppure troppo sottile filo rosso che lega il sovversivo Mazzini a gentile e Gramsci e quindi il legame tra tre filoni di una stessa Rivoluzione: Risorgimentalismo, Fascismo, Comunismo.
Quindi la relazione sulla Rivoluzione negli Studi giuridici tenuta da un bravissimo Andrea Sandri, Docente dell'Università Cattolica di Milano - il prof. Sandri ha fatto il suo eccellente esordio quest'anno tra i relatori del Convegno di Civitella - , del prof. Carlo Manetti che ha parlato dell'infiltrazione rivoluzionaria nei partiti politici, a cominciare dalla così detta destra evoliana e gnostica, della professoressa Cristina Siccardi che - dulcis in fundo - ha trattato della rivoluzione nell'arte con la presentazione del suo nuovo libro che uscirà in libreria il 20 marzo p.v. dal titolo: "L'arte di Dio. Sacri pensieri, profane idee" www.artedidio.it (Cantagalli editore) e che rappresenta un vero e proprio grande evento culturale. Apprezzato, come sempre, l'intervento di Cristina Siccardi, una vera colonna della Tradizione.
Erano già le venti e, nonostante i molti interventi pomeridiani (senza soste) tutti erano ancora, come ammaliati, al proprio posto quando il professor Carlo Manetti, con la sua solita verve e simpatia, ha riassunto la persecuzione incredibile e violenta subita dai frati francescani dell'Immacolata. Comunque, per dare a tutti la possibilità di non perdere queste perle di saggezza, questi stupendi interventi, a fine settimana verranno pubblicati tutti in video, integralmente, grazie al lavoro dell'operatore Marco Marocchini.
La mattina della domenica, dopo la S. Messa in rito romano antico celebrata da don Mauro in memoria dei Martiri della Tradizione, con la partecipazione di tanti fedeli, una lunga processione, con tutte le bandiere degli Stati preunitari, si è diretta, recitando il S. Rosario e cantando laudi mariane, partendo dall'hotel "Fortezza", verso la Rocca della "Fedelissima" dove davanti al pennone il giovane civitellese Daniele D'Emidio ha fatto l'Alzabandiera, mentre i presenti hanno intonato il Christus Vinvit. Quindi Ascanio Ruschi ha commemorato brevemente i difensori dell'ultimo Baluardo del Regno felice di Re Francesco (Dio guardi!) e Pucci Cipriani ha salutato "alla voce" i Martiri, al grido di : "Viva Cristo Re! Viva la Tradizione! Viva re Francesco!"
Poi, nella chiesa di S. Jacopo alla Rocca, davanti alla parete nella quale sono conservate le ossa degli ultimi difensori della Cittadella Borbonica, don Mauro ha benedetto sia "i vivi" che "i morti" e tutti, coralmente, insieme al sacerdote, hanno recitato il De Profundis.
L'appuntamento per l'anno prossimo...sempre la seconda settimana di marzo, con lo stesso entusiasmo e la stessa Fede fedeli al motto: Non mi arrendo, "Etiamsi omnes ego non!"
Gabriele Bagni
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