venerdì 9 settembre 2022

XXV Convegno di Civitella del Tronto: UN GIOVANE INVITA I SUOI COETANEI (di Edgardo Benfatto)


 
Poche le volte sono state nella mia vita di percepire a pieno un ideale, un valore per cui combattere; sì perché viviamo in un'epoca di profonda dissoluzione antropologica nella quale l'uomo oramai sprofondato nel relativismo non è più in grado di conservare un'identità. L'antidoto perfetto per questi mali non può che essere la tradizione, colei che è in grado di fermare il tempo.

Riconosco che è molto difficile parlare di questi temi in un paese come l'Italia dopo le rivoluzioni ( perlopiù massoniche) novecentesche, ma come evocato poc'anzi ecco che la tradizione riesce a riunire quei cuori che battono per lo stesso ed unico Dio. Civitella del Tronto ne è l'esempio; quella rocca, il simbolo perfetto della resistenza controrivoluzionaria borbonica,  dove ogni anno viene celebrata quell'eroica battaglia con un convegno di tre giorni. Una volta sola ho assistito all'evento, l'anno scorso, su invito del carissimo nonché grande amico Pucci Cipriani, vera e propria colonna della tradizione. Non potrò mai dimenticare la via crucis tra le strade del paesello, così come la messa e le varie relazioni dei presenti. Finalmente il 7 ottobre potrò tornare in questo luogo sapendo che sarà ancora in grado di regalarmi quello spirito magico come se fosse la prima volta.

Edgardo Benfatto

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