Per
tutto il centro di Roma una lunghissima, interminabile teoria di persone,
gruppi di ragazzi con bandiere, uomini e donne, giovani e anziani, tante
famiglie con i loro bambini, si dirigono verso piazza Montecitorio,
pacificamente: le botteghe sono tutte aperte la gente continua il proprio tran
tran quotidiano: "Quando ci sono queste manifestazioni — ci dice
l'edicolante dal quale abbiamo acquistato "La Verità" — in genere la
città è in assetto di guerra, i negozi chiusi... si vive un clima di paura... ma
oggi sapevamo già che questa sarebbe stata una manifestazione senza incidenti,
con le persone che si presentano a volto scoperto e non insultano la polizia e
la gente..."
Tante
persone, tantissime... nessuno se lo sarebbe aspettato: a Firenze-Prato
pensavano di organizzare al massimo due pullman e ne sono, invece, partiti
quattordici... qualcuno non ha trovato posto..
È
gente che vuole andare in piazza per esprimere la propria rabbia, il proprio
disgusto per una classe politica che non ha più ideali ma pensa solo a
difendere la propria poltrona... coalizzandosi, ben sapendo — come ci insegnava
a scuola la vecchia maestra — che non si possono sommare mele e pere.
Un'ammucchiata
per mantenere la poltrona, ma anche per insabbiare il più grande scandalo della
storia della Repubblica: quello di Bibbiano.
"Non
mi alleerò mai — aveva sentenziato Di Maio — con il partito di Bibbiano, con
quella gente che difende chi rapiva i bambini alle famiglie e li torturava con
le scosse elettriche... per lucrarci sopra..."
Già,
ma ieri, Di Maio e Del Rio, erano tutti "pane e ciccia" e si
"covavano con gli occhi" quando Conte, l'allievo del cardinale
comunista Silvestrini, in Parlamento — in discontinuità con se stesso — con il
sedere al posto della faccia, consacrava al dio Baal questo mostriciattolo, in
nome del "Nuovo Umanesimo", ispirandosi ai dettami della Gran Loggia
Massonica. Intanto fuori migliaia e migliaia di voci, all'unisono, scandivano:
"Buffone... buffone... buffone..." diretto al cameriere italiano
della Signora Merkel, di Macron, delle Banche, dei Bildelberg, della Trilateral...
Ma
quella fiumana di gente pacifica, oltre sessantamila, quelle persone, molte
delle quali erano partite, con i loro zainetti e il pranzo al sacco, durante la
notte per venire a manifestare in piazza, davanti al Parlamento, è stata
bloccata e nessuno è potuto entrare in piazza Montecitorio: migliaia e migliaia
di manifestanti non riescono ad accedere alla piazza, mentre il Signor Nessuno,
in grisaglia, sta tenendo il suo discorso per chiedere la fiducia... la gente è
accalcata dietro alle transenne e ai blindati della polizia (costretta ad
eseguire gli ordini del nuovo regime che si ispira al veterocomunismo sovietico
a cui evidentemente mira il Nuovo Ministro degli Interni il Ministro Lamorgese)
e riempie, fino all'inverosimile piazza Capranica, piazza di Pietra, il
Pantheon... i manifestanti sono accalcati... vorrebbero entrare e quando, dopo
ore, si apre un varco la piazza si riempie subito di persone, ma anche le altre
piazze sono colme di persone...
Parla
Giorgia Meloni acclamata dalla folla che denunzia questo inciucio, la
"Democrazia rubata al popolo italiano", poi è la volta di Matteo
Salvini, accolto da un vero e proprio boato, mentre la gente scandisce il suo
nome. "Matteo... Matteo... Matteo..."; l'ex Ministro leghista
stigmatizza il tradimento del "Partito della poltrona" e, poi, dà
appuntamento a tutti, a Roma, il 19 ottobre per una grande manifestazione, per
rendere la parola e il voto al popolo italiano.
Altri
oratori si alternano sul palco... ancora c'è una grande folla e, tra la folla,
un sacerdote, don Marco, un giovane parroco toscano insieme a un gruppo di
giovani... ha la bandiera della Vandea... gli domandiamo il significato: "È
il simbolo della rivolta del popolo vandeano contro il Giacobinismo (comunismo)
della Rivoluzione Francese... i vandeani furono tutti sterminati... ottocentomila
morti, fu il primo genocidio della storia... donne e bambini compresi... e oggi
sono qui a protestare perché questa gente ci ruba l'avvenire... sono i nuovi
giacobini, il totalitarismo che avanza sotto e mentite spoglie del
buonismo..."
Come
dar torto a don Marco, attorniato dalla sua gente, come non condividere il suo
pensiero?
Francesco Atria – Matteo Gozzi
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